Crediamo negli incontri del destino e così, in un momento di difficoltà e solitudine, capita di imbattersi in Maestri d’Arte che danno vita a gioielli di cui non si può che innamorarsi perdutamente. Ma definirli “solo” gioielli è riduttivo, si tratta di tesori che sprigionano una tale forza e beltà da rimanerne rapiti e incantati. Una volta tra le mani si rimane ipnotizzati dai minuscoli dettagli curati a regola d’arte, dalla bellezza e dall’armonia che ogni singolo oggetto trasmette.
Laomi si definisce una “persona fortunata” perché ha fatto della sua passione un lavoro e, questo senza ombra di dubbio, emerge in ogni singolo gioiello. Ma Laomi è anche una bella persona, di quelle che pur non conoscendoti si preoccupa per te nel momento del bisogno, forse perché ha anche il dono dell’empatia, così raro e prezioso ai giorni nostri.
IL MERAVIGLIOSO MONDO DI LAOMI, maestro d’Arte.
Storie di Pigne arricchisce il suo blog con un’intervista dedicata al meraviglioso mondo di Laomi che ci auguriamo abbiate voglia di scoprire fino all’ultimo gioiello…
LAOMI: non solo gioielli.
Chi è Laomi e cosa l’ha spinta a diventare Maestro d’Arte in forgiatura e tiratura dei metalli?
“Laomi è una persona fortunata”
…sì, mi ritengo veramente fortunata! Non ho mai avuto il pensiero angosciante del “cosa farò da grande”. Fin da piccolissima volevo stare nella Natura e fare gioielli per Lei. Poi, a scuola, bisogna pure andarci e l’istituto d’arte era la cosa che si avvicinava di più al mestiere che avrei fatto. Non si finisce mai di imparare e studiare, però! E gli studi non sono solo quelli di metallurgia ma, soprattutto, quelli rivolti all’introspezione e alla crescita personale.
Gioielli che paiono piccole opere d’arte, a che tipo di donna pensi quando li crei?
Penso sempre a Madre Natura, penso a come mi sento nel creare l’oggetto, penso a quale limite superare, penso se mi rilassa, se mi diverte, penso ad “esserci” in quello che faccio. Poi, solo qualche mese fa, un caro amico mi legge dei sutra del Tantra (le 112 domande che Devi fa a Shiva) : “… la ballerina balla per il Divino, lo scultore crea per il Divino, il poeta scrive per il Divino… ” e mi dà la conferma di tutto.
In che modo la formazione nelle discipline olistiche e botaniche e la connessione alla Natura come filosofia di vita sono alla base della creazione dei tuoi gioielli?
Mi è apparsa una immagine: io al centro, mi vedevo dall’alto, avvolta da un alone luminoso e colorato in espansione. La mia formazione in discipline olistiche, botaniche e sciamaniche è stata inevitabile: si trova quello che si è! Si amplifica e si integra quello che c’è. Non potrei essere diversa da quello che sono ma, posso migliorare ciò che sono.
Crei pezzi unici ascoltando le richieste delle persone, ci racconti come dalle parole prende vita la materia?
E’ quando le parole si chetano che la materia prende forma. Il “bla bla”, sonoro e mentale, tace e le mani cominciano ad andare vuoi sulla plastilina, vuoi sulla cera o vuoi sul metallo. La materia sa sempre dove andare e se non realizzo quello che mi manda nel cuore, è solo perché non sono ancora così abile.
Le collezioni.
Pezzi unici in materiale prezioso, bijoux in metallo non prezioso e gioielli unici in materiale semi prezioso a tiratura limitata nascono dalla voglia di essere propositiva, eclettica, creativa. Una risposta ad ogni richiesta del mercato, ebbene sì, anche io sto alle “regole del mercato” (fate una espressione seria e severa corrucciando la bocca mentre lo pronunciate, fategli credere di essere superiori e importanti così non vi tormenterà troppo) qualità, prezzo, orientamento, contenuto. La collezione “The Faeries, Le Fate dei Fiori”, per esempio, ha avuto un grande successo! Conto quasi una ventina di rivenditori tra Regno Unito, Austria, Germania, Canada e Italia.
Video delle Fate: https://www.youtube.com/watch?v=RxJhtJvxiU8
Le 13 lune e i 12 soli.
Da dove nasce l’idea?
Questi gioielli nascono dall’esigenza di dare una forma fisica ad un lavoro di introspezione e di integrazione che porto avanti da tempo: quello che viene chiamato “matrimonio mistico”, unione del Maschile/Femminile. Ho cominciato per gradi, iniziando a lavorare e “sentire” la pietra di Luna (varietà dell’Adularla) pietra, per eccellenza, dedicata al Femminile con tutte le libere associazioni del caso.
Dove c’è presenza, c’è l’anima; il canale che ci connette con i piani superiori si attiva e permea di quell’energia la materia. Le “13 Lune” vogliono ricordare alle donne in cammino verso sé stesse, di allontanarsi dalle convinzioni passivanti, abbandonare stereotipi, uscire da schemi imposti e di fiorire nella propria unicità. Le prime “sorelle” coraggiose che hanno sentito la chiamata energetica che questi oggetti portavano, hanno fatto si che il collettivo si alleggerisse per far comparire i “12 Soli”.
E, dopo tante parole, intenzioni, fatti sul femminile, ecco manifestarsi il Maschile Sacro! L’equilibrio delle polarità, l’unione degli opposti. Il mio prossimo studio sarà fatto sulle energie del Wesac, durante la prima luna in toro del mese di maggio, giornata in cui l’energia del Budda discende sulla Terra. Ho saltato l’energia cristica della Pasqua perché non mi sento ancora pronta ma, è in lavorazione e, quando sarà maturo, lo condividerò.
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