Venezia custodisce tesori, attira e ispira artisti di ogni arte e “nutre anima e sguardi di visioni e incontri” come direbbe il nostro amico Roberto Piffer, un giovane artigiano che trasforma forbice, tessuti, ago e filo in preziosi strumenti in grado di dare vita a capi dal profumo d’altri tempi.
Si avvicina al mondo della sartoria da giovanissimo e ne rimane affascinato a tal punto da intraprendere un percorso di studi nella Serenessima, inizia poi a lavorare in un prestigioso Atelier della città e a dare vita a piccoli capolavori che guardano al contemporaneo, ma che recuperano dal passato la cura del dettaglio, la qualità del fare e “la fondamentale carta d’intesa tra chi crea e chi indossa…”
Ma ora lasciamo la “penna” a Roberto Piffer.
Roberto Piffer: l’uomo e l’artista.
“Ho cominciato ad avvicinarmi al mondo della sartoria quasi per caso. All’età di 17/18 anni (non ricordo di preciso) ho iniziato a frequentare, a Trento, con una mia cara amica, un corso di taglio e cucito. Questo corso era tenuto da una signora di origine sarda trasferitasi, ormai da tempo, in Trentino. Il corso era strutturato in due moduli: una prima parte teorica, dove venivano spiegate le varie basi di modellistica, e una seconda parte pratica, dove effettivamente si metteva in pratica quanto imparato nelle lezioni di teoria. Da qui, è iniziato il mio avvicinamento al mondo della sartoria. Finito il Liceo, ho deciso di frequentare l’università IUAV di Venezia, indirizzo Design della Moda, allo scopo di ampliare il mio bagaglio culturale, sviluppare nuove conoscenze, sviluppare la mia sensibilità e coltivare questa mia grande passione. In seguito, ho avuto l’opportunità di andare a bottega dal Maestro Stefano Nicolao, un’incredibile tuffo nel mondo del costume storico. L’avvicinamento inaspettato con il mondo dello spettacolo e del cinema, un’incredibile esperienza che sicuramente ha lasciato un segno nel mio percorso.
Sento che c’è ancora tanta strada da percorrere ed è per questo che voglio continuare a sperimentare ed imparare, per portare avanti un’idea di mestiere e di vita.
Roberto
Roberto Piffer Venezia: le origini.
A questo punto non possiamo che chiedergli della nascita del progetto e dei tratti che lo contraddistinguono.
“Roberto Piffer Venezia, non è ancora un marchio ma lo vorrà diventare. Roberto Piffer Venezia, nasce come una sorta di portfolio dove tenere traccia dei miei lavori ed è strettamente legato al rapporto che ho con questa magica città, Venezia. Un luogo che nella sua “complessità”, mi ha rubato il cuore. A Venezia vivo, a Venezia prendono vita le mie creazioni, a Venezia nutro il mio sguardo e la mia anima di visioni e incontri. Roberto Piffer Venezia è un progetto legato al mondo dell’artigianato, porta lo sguardo sul contemporaneo, ma recupera dal passato la qualità del fare, la cura del dettaglio, e cosa più importante, la fondamentale carta d’intesa tra chi crea e chi indossa.”
La nascita di un capo: dal bozzetto, alla scelta del tessuto, al confezionamento.
Siamo perdutamente innamorate del “dietro le quinte” delle realtà che raccontiamo, in questa occasione abbiamo chiesto a Roberto di svelarci alcuni tratti del suo lavoro che inizia dal momento magico dell’incontro…
“Tutto parte dall’incontro. La nascita di un capo è la fusione della visione di chi lo indosserà e di chi lo realizzerà. Il bozzetto, per quanta mi riguarda, nasce dalle suggestioni di queste due metà. In seguito, si passa alla realizzazione del cartamodello con relativo piazzamento e taglio del tessuto. Le parti che andranno a costituire il capo, saranno poi cucite tra di loro, e, arrivati a questo punto, il capo viene provato, controllando vestibilità e resa sul corpo. Il capo, piano piano, prende vita e dopo questa prima prova si passa alla confezione finale.
Ogni abito è un pezzo unico, possiede una sua storia e una sua anima, così, il viaggio per costruirlo, prende ogni volta, strade nuove e inaspettate.
Roberto
I modelli e le fonti d’ispirazione.
Delle sue creazioni ci ha affascinate quel sapore “antico”, ma al tempo stesso contemporaneo…
“Il mio mondo è pervaso dall’estetica della moda anni ’40 e ’50. Un’epoca dove la cura della persona passava anche attraverso la qualità di quello che indossava. Donne e uomini in quell’epoca avevano il piacere di vestirsi “bene” nelle piccole e grandi occasioni. Mi piace andare a caccia di vecchie riviste e fotografie, reinterpretare i tagli degli abiti delle nostre nonne, e renderli contemporanei senza nostalgia. Forme, tessuti, dettagli e accessori di un tempo, rubati dall’album dei ricordi, sono un punto di partenza alla base della mia ricerca. Da qui inizia il mio viaggio, che è in continuo divenire e chissà dove mi porterà…”
Roberto Piffer Venezia.
Spesso ci viene detto di concentrarci sul presente, senza voltarsi continuamente verso il passato o cercare di ipotizzare un futuro, ma noi che siamo “fuori dal coro” non possiamo che provare a “indagare” nei progetti e sogni futuri di Roberto…
“Il sogno più grande è quello di far nascere una piccola realtà nella città, che ormai da quattro anni, mi ospita. Una realtà dove la passione, la cura al dettaglio e la relazione con le persone sono i cardini portanti. Un’officina di idee dove poter sperimentare e condividere con altri, la mia storia e la mia passione. Nell’immediato futuro mi piacerebbe accrescere il mio bagaglio, collaborando, con altre eccellenze del territorio. Mi piace molto sperimentare con i linguaggi del mondo dell’arte e continuerò quindi a prestare il mio fare al teatro, alla danza, al cinema e a tutte le sperimentazioni in campo artistico e culturale. Sono ancora molto giovane ma credo profondamente in quello che faccio. Penso che una vita ben spesa sia quella attraversata da passioni, idee e incontri.“
Chi mi sta vicino e mi ama dice che sono un eterno perfezionista. Linee precise, rigore e perfezione, i tratti che mi contraddistinguono. Il capo deve rispecchiare queste caratteristiche e finché non è così, forbice, ago e macchina da cucire non si fermano.
Roberto
Lasciatevi incantare dalle sue creazioni, seguitelo su Instagram a questo link:
No Comments