Questa storia parla di ceramica, un’arte dalle origini antiche che trasforma la materia informe in oggetti di terra successivamente cotti. Con la ceramica, a differenza della terracotta, l’oggetto non è più solo uno strumento finalizzato a una funzione pratica, ma diventa creazione in grado di rappresentare uno status sociale e di raccontare una storia; basti pensare ai reperti archeologici come le anfore che raccontano i miti delle divinità greche e romane.
Di certo gli oggetti di Simona di storie ne raccontano molte, ma soprattutto ispirano e strappano, talvolta, un sorriso.
Ci confessa che la sua passione nasce da un bisogno interiore e sottolinea che, detto così, potrebbe sembrare strano, in realtà ha cominciato a lavorare l’argilla per curare la depressione…
IN PRINCIPIO ERA…TERRA e MARE
Terramare è il mio rifugio, la mia isola felice che mi ha portato da Napoli a Santa Maria di Castellabate.
Simona è nata a cresciuta a Napoli, poi è emigrata in questo paesino a misura d’uomo perché sentiva il bisogno della natura e del mare. Non a caso, sottolinea, Terramare è un gioco di più parole.
Nelle sue creazioni la lavorazione della ceramica si sposa con la ricerca di tantissime frasi e citazioni, alcune delle quali, solitamente le più ironiche e divertenti, prese da internet. Le “serie” provengono da tutti i libri che ha letto, un hobby che ama profondamente.
E alla domanda se le frasi che usa sono causali o scelte in base ai suoi gusti risponde così…
Per esperienza dico che ogni frase scritta è destinata sempre a qualcuno.
Ormai, aggiunge, si tratta di quasi 10 anni di attività e c’è sempre, nel bene e nel male, qualcosa che le persone sentono a loro vicine. Ed è bellissimo.
SPERIMENTANDO SI IMPARA
Autodidatta non significa “allo sbaraglio”, questo nel mondo dell’artigianato l’abbiamo ormai compreso bene. L’esperienza sul campo si rivela la migliore scuola del mondo.
Simona si è avvicinata a questo mondo imparando a fare i pastori dell’800 napoletano, poi ha frequentato diversi corsi sia dedicati alla lavorazione dell’argilla che al decoro classico.
Poi, come accade a molti artisti, in autonomia è andata oltre a ha sviluppato un modo personale di fare ceramica.
Tra le creazioni che predilige ci sono i piatti che crea su commissione o a suo piacimento.
UNO SGUARDO DIETRO LA MATERIA
Il dietro le quinte è una nostra forte passione, di conseguenza nelle interviste non manca mai una domanda a riguardo. Simona ci ha svelato di non avere uno schema fisso nella realizzazione dei suoi pezzi, solitamente le idee le vengono la notte e la mattina seguente è il tempo della realizzazione.
…di schizzi ne realizzo qualcuno, ma in genere tengo tutto a mente. A volte se disegno le cose sembra che mi sfuggano, invece se le faccio direttamente, le creo dal nulla, cioè dalla mente passo all’azione.
L’artigiana ammette che i momenti buffi non mancano e arriva perfino a definirsi “la negazione totale dell’artigiano” in certe giornate, ma noi non le crediamo. Almeno su questo.
In un momento di così grande difficoltà, tra pandemia e guerra, Simona sceglie di non scoraggiarsi perché dopotutto…
…c’è sempre un’opportunità da saper cogliere.
E IL FUTURO?
…il futuro?? Non ci penso, mi piace vivere oggi. Il presente.
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