Ci siamo imbattute in Michela grazie ad una sua curiosa creazione. Un’amica ci ha fatto un regalo speciale e, colpite dall’oggetto e dall’artigiano che lo ha realizzato, abbiamo voluto saperne di più. Il manufatto in questione non poteva che essere una pigna in legno, esatta riproduzione del logo di Storie di Pigne.
A casa di Michi è un progetto nato proprio come piace a noi: da una passione, da un lavoro di squadra e da amicizie sempre pronte a dare il giusto supporto. Tutto ha avuto inizio nel 2018 in occasione di una festa, ma la scelta del materiale non è casuale: rappresenta l’espressione dell’unità della sua famiglia, interamente coinvolta in questa storia. Vi basti sapere che il figlio di Michela ha scelto la scuola superiore indirizzo “Artigianato Made in Italy” di Brugnera (PN) e famiglia e amici sono parte integrante del processo creativo. Ma questo lo scoprite meglio leggendo l’intervista…
Cosa rende uniche le creazioni de A Casa di Michi? Di certo il cuore che Michela e i suoi cari ci mettono per realizzarle.
IL LEGNO: ORIGINE E ISPIRAZIONE
Dove nasce la tua passione per l’home decor?
La scintilla è scattata nel lontano 2000 quando ho conosciuto Cristiano, mio marito, che mi ha coinvolto nella sua attività di famiglia impegnata nella lavorazione del legno per la produzione di tavoli massicci a misura, dal progetto all’opera finita… un mondo a me sconosciuto, ma che mi ha subito appassionato.
All’epoca non sapevo distinguere neanche il legno di ciliegio dal legno di rovere, ma con il tempo e la curiosità ho appreso i segreti di quest’arte.
Perché hai deciso di dare vita a questa attività home made?
Tutto è nato per caso in occasione della comunione di Christopher mio figlio nel 2018, dove, quasi per gioco, insieme alla mia famiglia, abbiamo realizzato i sottopiatti per il pranzo, le cornici per le bomboniere e varie decorazioni per la festa. Qualche mese dopo si è sposata Marinella una mia carissima amica, e quella è stata un’altra occasione per sbizzarrirmi nell’allestimento del giardino e per il rinfresco. Nei giorni successivi si parlava della festa, dei preparativi e mostravo le foto… si parlava tra amiche e fu lì che la mia amica Giorgia mi suggerì di aprire una pagina Facebook dove caricare le foto e pubblicizzare la mia passione.
Nasce così A casa di Michi, tra chiacchiere tra amiche, tra caffè, preparativi…
LA FORZA DI “A CASA DI MICHI”? FAMILY MARZINOTTO
Ci racconti dove e come nascono le tue creazioni?
La mia priorità è il riciclo, tutto parte dai pallet o pezzi di legno di recupero. Gli oggetti li realizzo in base alle stagioni, alle festività, cerco di rimanere a tema del periodo. Le sagome e gli stampi li creo da me e ogni tanto arriva la creatività della mia amica Eleonora, anche lei appassionata di cose Handmade. A questo punto parte la catena di montaggio “Family Marzinotto”: nel periodo del lockdown e della chiusura forzata, abbiamo adoperato il nostro tempo in giardino… ho la fortuna di avere lo zio Bertino ottantacinquenne che prepara le tavolette dei bancali, le incolla per creare una tavolozza sulla quale riportare le sagome, Cristiano si occupa del taglio e spazzolatura, nonna Antonietta ed io verniciamo, carteggiamo e creiamo quella finitura consumata che ricordo lo stile shabby e il significato è proprio “trasandato elegante” ovvero uno stile che all’apparenza sembra trascurato, ma in realtà è curato nei minimi dettagli.
Lo stile shabby e’ romantico… e A casa di Michi non mancano mai i cuori …di ogni forma e dimensione…
A proposito di curiosità… a lieto fine!
Frequento spesso i mercatini per hobbisti e queste occasioni diventano ritrovi tra amici e appassionati. In occasione di una serata a Bibione, avevo allestiti il mio posto assegnato con molta cura e materiale, all’improvviso un brutto temporale, con annessa tromba d’aria, ci ha travolto. Per fortuna ero circondata da amici che mi hanno aiutato a recuperare velocemente tutti i lavori, purtroppo il gazebo si è alzato con il vento e mi ha colpito in faccia, rompendomi gli occhiali. Nonostante tutto non mi sono persa d’animo visto che queste situazioni sono abbastanza frequenti e abbiamo concluso comunque la serata in bellezza con un mojito in mano!
P.s. Michela ringrazia Eleonora, Katia e Anastasia per averla aiutata a raccogliere queste risposte.
Cuore, passione e supporto non mancano di certo in questo bel progetto che ci auguriamo prenda il volo trasformandosi, da grande passione, in un vero e proprio lavoro.
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