L’empatia è da sempre una caratteristica che amiamo e coltiviamo.
Giulia, alias La Green, ci è sembrata una creativa attenta al prossimo, sia esso l’ambiente, un amico, piuttosto che un cliente.
Inguaribile ottimista, ama ridere nella vita e di questi tempi è un atteggiamento raro e prezioso.
Come ogni artista ricerca l’unicità e le sue creazioni uniche lo sono davvero: in primo luogo perché fatte a mano e quindi differenti le une dalle altre e così autentiche e ignoranti da renderle irresistibili.
Se vuoi scoprire perché Giulia ama definire la sua sartoria “autentica e ignorante” continua a leggere l’intervista…
LA GREEN
In occasione di ArtigiaNatale 2021, Giulia ci hai già spiegato che hai iniziato per curiosità, per provare a fare qualcosa di nuovo, per mettersi alla prova, dopo più di nove mesi vogliamo scoprire meglio l’origine del progetto e il suo sviluppo…
Il mio progetto nasce per caso, durante la pandemia avevo iniziato un corso di restauro e rilegatoria, una volta concluso mi sono affacciata al mondo dell’artigianato e ho conosciuto un’artigiana che faceva rilegatura a mano. Abbiamo iniziato a collaborare finché ho pensato che si sarebbero potute decorare le copertine dei quaderni con intrecci e punti.
Praticamente nella rilegatoria si cuciono a mano gli interni alla copertina ed è possibile creare dei disegni sul dorso, con più colori e quindi pensai che potesse essere un modo differente per realizzare dei prodotti unici.
Più prendeva vita questa idea e più sperimentavo sui materiali, arrivando al tessile e abbigliamento; a quel punto ho intrapreso la mia strada in solitaria e ho creato il mio marchio e la mia idea di ricamo.
Perché la Green? Perché tutti mi conoscono così da 14 anni. Nel 2008 ho iniziato a fare volontariato in Greenpeace ed a poco a poco le persone mi hanno identificato come Giulia Green, un po’ come diminutivo un po’ per esaltare il mio impegno verso l’ambiente.
Ho pensato che quindi La Green, fosse il nome più identificativo…
L’UNICITA’ COME TRATTO DISTINTIVO
Siamo rimaste colpite dalla tua frase “Mi piace questo lavoro perché rende unico al mondo un singolo indumento, una borsa o un accessorio. Penso che sia importante avere qualcosa che ci rende unici, come una piccola decorazione.”
Dove e come nascono le tue creazioni?
Il mio lavoro mi consente di rendere unico un capo di abbigliamento.
La moda tende ad omologarci tutti in un verso o nell’altro e poter uscire fuori dagli schemi con qualcosa che possa essere differente ed unico è importante.
I miei ricami nascono da mie idee, da cose che mi piacciono e mi ispirano, ma apprezzo tantissimo quando mi viene chiesta una commissione; dar vita ad idee altrui è super stimolante, mi mette alla prova.
Cosa hanno le tue creazioni di unico?
L’unicità delle mie creazioni nasce dal lavoro fatte a mano. Ogni pezzo è realizzato con cura e passione, ma non sarà mai uguale ad un altro, perché i colori differiscono sempre e la lunghezza dei punti pure.
D’altronde se è una “sartoria ignorante” nulla è perfetto.
LA NECCHI: IL “BRACCIO DESTRO”
La tua macchina da cucire: come hai imparato ad usarla? Ci dici qualcosa su di lei che è un po’ il tuo braccio destro…?
Ad aprile 2021 ho deciso di imparare a cucire a macchina, perché non mi bastava più personalizzare solo prodotti come magliette e shopper già fatti, volevo fare qualcosa che fosse mio dall’inizio alla fine.
Ho preso la macchina da cucire di mia madre ed ho iniziato un corso super base, ma ho imparato a destreggiarmi con la macchina da cucire grazie ad altre amiche artigiane che mi hanno insegnato “trucchi” per velocizzare lavorazioni e per renderle più armoniche.
Altro ancora l’ho imparato seguendo tutorial su youtube, sembra banale ma è veramente un ottimo canale per tutorial.
Un annetto fa ho riconsegnato la macchina da cucire a mia mamma (che comunque aveva una trentina d’anni) e ho comprato la mia prima Necchi (modello N83), non so nemmeno spiegarvi l’emozione quando l’ho levata dalla confezione; ero felicissima, mai avrei pensato di appassionarmi così tanto a questo mondo.
Cosa prediligi ricamare?
Mi piace ricamare disegni, i miei preferiti sono cuori anatomici e disegni botanici, anche se ultimamente ricamo frasi, o come spesso mi dicono “ricamo ironia.
Da dicembre ho iniziato una buona produzione di pochette con frasi ironiche ricamate e sono super apprezzate, fanno ridere e la gente ha sempre bisogno di ridere.
SARTORIA AUTENTICA E IGNORANTE
Cosa intendi con questa definizione?
Sartoria autentica ed ignorante? beh… è il modo in cui definisco il mio modo di cucire. Non sono una sarta, non conosco tantissimo di sartoria, so fare poche cose.
Autentica ed ignorante perché non troverai mai una linea cucita perfettamente dritta, alcuni potranno storcere il naso ma per me è proprio questo che la rende estremamente autentica, la rende mia. Io sono una persona un po’ imbranata, impacciata ed il fatto che anche il mio modo di cucire a macchina possa esprimere la mia personalità è meraviglioso.
E il futuro?
Il futuro… questa è una di quelle domande che non ho mai capito, da quando ho finito gli studi nel 2016 ho fatto 4 lavori completamente diversi tra loro, 4 lavori che ho amato tantissimo, alcuni anche odiato sinceramente.
Fare l’artigiana è il lavoro che ho amato e sto amando di più, mi identifico proprio in questa professione ed adoro tutto ciò che la avvolge, il futuro non so cosa mi porterà ma vorrei poter crescere ulteriormente e proporre sempre nuove scelte.
Non escludo anche la possibilità di collaborare con un’altra persona per la realizzazione di nuovi prodotti, per aumentare la produzione.
QUESTIONE DI EMPATIA…
Non so se può essere una curiosità ma io sono una persona molto positiva nella vita, cerco di guardare sempre il bello delle cose perché voglio credere che ci sia sempre del buono nel mondo.
In laboratorio le pochette con le frasi ironiche ricamate sono in vetrina e mi riempie tantissimo il cuore sentire le persone ridere mentre leggono le frasi, pure i turisti stranieri le leggono e cercano le traduzioni con traslate, e ridono.
È bello perché come dicevo prima credo veramente tanto che sia importante ridere nella vita, perché fa bene a noi stessi e se posso in minima parte far del bene a qualcuno con qualche risata, beh allora so che sto facendo un buon lavoro.
LINK UTILI
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