Sono pochi gli scrittori maschili capaci di descrivere così delicatamente l’universo femminile.
Matteo Bussola è uno di questi
Il rosmarino non capisce l’inverno
Matteo Bussola – Einaudi
A cosa pensa una donna quando, assordata dalle voci di tutti, capisce all’improvviso di aver soffocato la propria?
Difficile non leggersi e riconoscersi all’interno delle prime righe del libro. Difficile non cercare una risposta a quelle domande.
Quello che ci ha stupito di questo libro è stata la capacità di leggerti dentro, di toccare tasti che forse credevi aver nascosto bene nel profondo. Invece questo libro parla a Marta, parla a Rossella, parla a tutte le donne.
Ho deciso di scrivere di donne perché non sono una donna. Perché ho la sensazione di conoscerle sempre poco, anche se vivo con quattro di loro. E perché è più utile scrivere di ciò che vuoi conoscere meglio, invece di ciò che credi di conoscere già
Matteo Bussola
Una donna sola che in tarda età scopre l’amore. Una figlia che lotta per riuscire a perdonare sua madre. Una ragazza che invece non vuole figli, perché non sopporterebbe il loro dolore. Una vedova che scrive al marito. Una sedicenne che si innamora della sua amica del cuore. Un’anziana che confida alla badante un terribile segreto.
Margherita, Aurora, Sara, Maddalena, Vera, Greta, Martina , Aika… hanno nomi di eroine ma le donne di questo libro non hanno nulla di eroico, sono persone comuni, potrebbero essere le nostre amiche, vicine di casa, le nostre colleghe, nostra figlia, nostra madre, oppure potremmo essere noi.
Donne forti e fragili, spigolose e morbie, inquiete e felici, amano e odiano quasi sempre con tutte sé stesse, perché considerano l’amore la cosa più importante della vita.
Donne che cadono, come tutti, eppure resistono, come il rosmarino quando sfida il gelo dell’inverno e rinasce in primavera nonostante le cicatrici.
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