Immaginiamo di scendere nei più profondi abissi dell’animo umano, dove a fatica troviamo luce, dove risiedono nascoste le nostre pulsioni, i nostri istinti, dove custodiamo segreti e celiamo paure.
Emblema della stagionalità di giornate umide, in cui tutto è a riposo, ed il buio si fa più presente rispetto alle ore di luce.
I giorni si accorciano e la natura si addormenta nutrita dalle piogge.
IL REGNO DI ADE
Ecco, siamo nel regno di Ade, nel regno dello Scorpione, re delle tenebre, manifesto di morte e rinascita come metafora delle costanti trasformazioni a cui animo e personalità sono sottoposte.
Ottavo segno zodiacale governato da Marte dio della Guerra e da Plutone, dio degli inferi, segno dominante della triade d’acqua, dove, a seguito della dolce e materna acqua amniotica cancerina, troviamo l’acqua apparentemente ferma e misteriosa delle paludi, che nasconde però turbini e fremiti…e vita. Quest’acqua era anticamente considerata sacra, ricca di significato e magica.
LO SCORPIONE
Sotto la lente dello Scorpione la vita è intensa, passionale, forte; è di certo un soggetto che non passa inosservato, non per la platealità dei gesti come possiamo riscontrare nel Leone o per la diretta trasparenza arietina ma per il magnetismo, il carisma, lo sguardo penetrante.
È un segno estremamente energetico, magmatico, ma che nonostante i tumulti interni possiede una razionalità lucida.
Proprio questa razionalità lucida unita ad un’intuizione quasi paranormale (che è la sua vera arma segreta) lo rendono un perfetto stratega, un astuto osservatore ed analizzatore della realtà circostante.
Mente fortemente acuta, nasconde al suo interno una sensibilità intensa: intenso è il termine che potrebbe definire perfettamente il soggetto Scorpione.
Il suo percepire il mondo passa attraverso sensazioni ed intuizioni.
L’altra faccia della medaglia di questo potente segno è il timore dell’impotenza, perdere è peggio che morire: lo scorpione in natura è l’unico animale che pur di non farsi uccidere si autoelimina, non ammette di sottostare alla volontà altrui.
TRASFORMAZIONE
È proprio sotto i valori scorpionici che avvengono le più grandi trasformazioni, le morti e rinascite che tante volte ci accompagnano nella vita.
Lo Scorpione può vivere crisi ricorrenti, il suo mondo implode (sempre dentro di lui), lui si ritira nella sua caverna, con non poca sofferenza (ma sarà difficile che ve lo venga a dire) elabora il tutto per poi uscirne con una nuova pelle più forte di prima.
Cosa possiamo portare in noi da questo segno?
Abbiamo il suo coraggio di scendere nei nostri inferi, di osservare i nostri angoli bui, le nostre soffitte (come direbbe un maestro a me molto caro), non teniamole all’oscuro per timore di non piacerci.
Portiamo luce a queste paure, abbracciamole ed amiamole. Impariamo l’arte della trasformazione, con coraggio abbandoniamo ciò che eravamo per scoprire ciò che siamo destinati a divenire in un gioco di morte e trasformazione che cela tutti i misteri della vita.
Sia chiaro che queste, come per tutti gli altri segni, sono indicazioni legate alla massima espressione di ogni segno ma non definiscono MAI il singolo anzi la persona è un insieme complesso di energie diverse che interagiscono tra loro e sarebbe superficiale identificare il suo modo di essere esclusivamente con le caratteristiche di un solo segno.
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