Marta e Rossella mi hanno dedicato questa rubrica all’interno di Storie di Pigne per raccontarvi non solo di mete tradizionali, ma anche e soprattutto per dare degli spunti per viaggi un po’ fuori dal coro.
Ecco perché questo mese ho pensato di parlarvi di una destinazione, non molto conosciuta, ma davvero affascinate (per gli amanti del genere), perfetta per essere visitata in questo periodo e preferibilmente da inserire all’interno di un viaggio un po’ più strutturato.
Basta preamboli, veniamo al sodo: di cosa sto parlando?
Anza-Borrego Desert State Park un deserto californiano poco conosciuto
Anza-Borrego Desert State Park è uno dei deserti della California! Non è tra i più noti, forse avrete sentito nominare più facilmente il deserto del Mojave, sempre in California, ma ho scelto di parlarvi proprio di questo perché ha una particolarità unica.
Ho visto molti deserti in questi ultimi anni (negli Stati Uniti, in Marocco, negli Emirati Arabi, in Giordania e in Oman) e devo dire che non ne ho ancora mai trovato uno identico all’altro.
La sabbia non è mai della stessa tonalità (ne ho vista color ocra, rossa o addirittura bianca da sembrar neve), nel deserto c’è vita e la varietà di vegetazione e di fauna cambia a seconda che ci si trovi in America, Africa o Medio Oriente; nel deserto vivono piante, arbusti e animali davvero differenti.
È proprio questa biodiversità dei deserti che mi affascina tanto. Deserto non è una parola da associare solo a parole con accezioni negative tipo isolamento, caldo e desolazione, ma anche a fascino, vita e pace.
Cos’ha di così particolare questo Anza-Borrego Desert State Park?
- È un deserto circondato da alte montagne, con quasi mille chilometri di strade sterrate percorribili
- innumerevoli sentieri escursionistici e di trekking di varie durate e difficoltà, che vi porteranno alla scoperta di palmeti, cactus e fiori selvatici tipici di questo deserto e di avvistare animali autoctoni come aquile reali, cervi, pecore bighorn e roadrunner (sorprendendovi delle sue piccolissime dimensioni rispetto all’ingannevole idea che ci siamo fatti tutti guardando le proporzioni tra Will il Coyote e Beep Beep dei Looney Tunes!!!)
- la sua stranezza e unicità è data dalle oltre 130 statue giganti disseminate per il parco raffiguranti sia animali preistorici, che hanno abitato il deserto Anza-Borrego, sia creature immaginarie.
Vi è mai capitato di vedere un dragone in mezzo al deserto? Oppure di fare una foto tra cicale e scorpioni giganti? È una delle esperienze che potrete vivere visitandolo.
Pronti a fare le valigie per il deserto?
Il periodo migliore per esplorare i più caldi parchi americani è arrivato! Infatti, trovandoci a sud della California, a due ore da San Diego, le temperature in estate possono raggiungere livelli umanamente insostenibili, ma da ottobre e fino alla prossima primavera (a maggio chiude la stagione turistica) c’è tutto il tempo per organizzarsi e partire.
Per approfondimenti vi lascio come sempre il link al blog.
E scrivetemi pure, via mail, tramite i Social o lasciando un commento, se vi serve qualche dritta in più o qualche suggerimento per i vostri futuri viaggi.
Ciao 4 now!
Giulia “I Viaggi di Giugliver”
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