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GEMMA GIOIELLI: preziose creazioni ecosostenibili

17 Gennaio 2023
Gemma Gioielli_Cover articolo StoriediPigne
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La prima storia che vi proponiamo nel nuovo anno ha per protagonisti i gioielli.
Siamo circondati da un’offerta di creazioni realizzate in serie: grandi marchi, sicuramente di tendenza e ampio gusto, catalizzano l’attenzione della massa con produzioni facilmente riconoscibili e di certo accattivanti.

Però, da quando curiosiamo nel mondo del piccolo artigianato, abbiamo avuto la fortuna di conoscere fatture diverse, fatte a mano nel rispetto dell’ambiente, con alcune peculiarità che le rendono uniche: le loro imperfezioni. Ed è proprio con questo tema che iniziamo l’intervista a Gemma, curiosa e amante della creatività a cui piace circondarsi di bellezza, sia essa della natura, degli oggetti ben fatti o delle persone.

Per me bellezza non equivale a perfezione, anzi la perfezione è qualcosa che non mi appartiene e che non ricerco, credo che i piccoli difetti siano i particolari che rendono unici. Per me bellezza è la cura con cui vengono fatte le cose.

Nella vita quotidiana questa artigiana si divide tra il lavoro di educatrice e la passione per la creazione di gioielli.

Gemma Gioielli è nata per caso, all’inizio avrebbe dovuto chiamarsi “is prendas” (in sardo vuol dire gioielli o ornamenti preziosi) dopo anni di mercatini, però, ha preferito mantenere il suo nome nel brand proprio perché chi la conosceva aveva iniziato a chiamarla Gemma Gioielli.

QUATTRO CHIACCHIERE CON GEMMA GIOIELLI  

Sbirciando il tuo profilo Instagram notiamo che ami utilizzare i metalli per i tuoi gioielli, ne hai uno al quale sei particolarmente legata?
Prediligo l’argento però mi piace anche utilizzare altri metalli quali bronzo, ottone e oro.  Amo creare contrasti utilizzando diversi metalli e materiali. 

Hai frequentato un percorso di studi che ti ha dato le basi per la lavorazione dei metalli?
Dopo la laurea in sociologia, mi sono trasferita a Barcellona per un master sulle differenze culturali e interventi socio educativi possibili e li ho avuto l’occasione di frequentare un corso di oreficeria contemporanea alla scuola d’arte e disegno Massana. Dopo il master mi sono trasferita a Girona per un tirocinio attinente al mio corso di studi e anche lì mi si è presentata l’occasione di frequentare in parallelo un altro corso per diventare argentiera.
Da lì in poi ho frequentato vari altri corsi per approfondire altre tecniche, come la smaltatura, la ceramica e molto altro.

Da dove arriva la tua ispirazione? C’è un artigiano in particolare che alimenta la tua fantasia nel momento della creazione?
Più che un artigiano ho una città che mi ha ispirato tantissimo: Barcellona e il suo modernismo catalano, hanno lasciato un’impronta marcata nei gioielli che realizzo. Non da meno la natura con i suoi i fiori, le foglie i rami, e da sarda che sono, l’artigianato sardo.

Qual è la caratteristica che ami di più dei materiali che lavori?
Mi piace il fatto che per lavorare il metallo devi ascoltarlo e questo mi costringe a staccare, staccare dalla frenesia del quotidiano ed essere lì in quel momento non solo con le mani ma anche con la testa. Se per esempio non si lima bene allora il metallo farà un brutto suono, se non regoli bene il fuoco allora rischi di fondere tutto. 

Per far sì che il metallo faccia quello che desideri devi essere lì in quel momento al 100 per 100.

Per me questo è molto importante, mi restituisce momenti di quiete che nel quotidiano è difficile trovare, essendo abituati a fare le cose e nello stesso momento pensare a quello che devi fare subito dopo, il così detto multitasking è una grande fregatura! Altra cosa che mi piace del metallo è che appunto, a volte un’imperfezione dà origine a forme inaspettate.

IL RACCONTO DELLA CREAZIONE

Scopriamo che Gemma è particolarmente legata ad un modello che realizza in occasione di ogni mercatino perché lo considera il suo portafortuna: si tratta dei primi orecchini a cui ha “dato vita”.
A riguardo racconta anche un aneddoto:

Quando avevo solo il kit da studente, mio padre mi fabbricò una sorta di martello col quale potevo texturizzare il metallo. Per realizzarli ancora adesso utilizzo quell’attrezzo invece del consueto martello che poi mi sono comprata! Sono molto affezionata sia agli orecchini che a quell’attrezzo!

La produzione di Gemma Gioielli, per la maggior parte, riguarda orecchini e anelli, più raramente bracciali e qualche ciondolo. Non lavora su commissione, ma qualche volta le capita di fare delle eccezioni… questo, però, solo quando le viene proposto qualcosa totalmente nelle sue corde o che le offre la possibilità di sperimentare. 

Tra i processi che più ci affascinano c’è la “nascita delle creazioni” degli artigiani che intervistiamo, quindi non potevamo non chiederle di raccontarci le fasi salienti…

Parto da un disegno che realizzo io a mano e da li lo riporto sulla lastra che taglio con l’arco e poi continuo forgiando e saldando i vari pezzi.

ARTIGIANATO E ECOSOSTENIBILITA’

Nella descrizione che usi sul profilo Instagram di Gemma Gioielli leggiamo “eco silver jewels”. Quanto è importante il concetto di ecosostenibilità nel tuo lavoro?
Moltissimo. Cerco di acquistare per la maggior parte eco silver cioè argento che deriva dal riciclo di scarti di argento. Anche per il packaging cerco di utilizzare materiale di recupero, per esempio uso sacchetti che realizzo con scampoli di stoffa. Per la pulizia dei gioielli uso detergenti di uso comune atossici e il meno inquinanti possibile.

Hai mai dovuto affrontare un momento di difficoltà con Gemma Gioielli che ti ha fatto pensare di mollare il progetto?
Sì, ci sono stati e ci sono tutt’ora momenti in cui tutto diventa talmente frenetico tra lavoro, famiglia, casa che a volte mi manca il respiro e penso di mollare. Poi mi ricordo che oltre a tutto il resto, ci sono anche io, e questa passione mi fa stare bene perché mi costringe a fermarmi, a prendermi del tempo, a continuare a formarmi. Mi dà la possibilità di conoscere bellissime persone che incontro agli eventi e tessere relazioni con altri artigiani fantastici.

CURIOSITA’ E FUTURO

Ci racconti qualcosa di curioso in relazione al tuo lavoro?
Un episodio simpatico che mi viene in mente ha a che fare con il fascino che subisco da tutto ciò che è decadente, ma decadente nel vero senso della parola! Quando vivevo a Girona realizzai una spilla che rappresentava una facciata di una casa che mi piaceva tantissimo affacciata sul fiume. Anni dopo sono ritornata a Girona con un amico e volevo mostrargli la casa della spilla… era talmente decadente che l’avevano demolita! Ci rimasi malissimo…

Cosa riserva (o meglio cosa ti piacerebbe riservasse) il futuro per Gemma Gioielli?
Mi piacerebbe che il futuro mi riservasse più tempo da poter dedicare a Gemma Gioielli e mi piacerebbe costruire uno spazio che non sia solo un laboratorio ma anche un luogo di condivisione con altri artigiani.
Chissà magari in Sardegna e magari chissà, tra il mare e i vigneti del Carignano del Sulcis…… 


LINK UTILI

Segui Gemma Gioielli su Instagram @gemmagioielli

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