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Alla scoperta del Marocco tra natura, cultura e relazioni umane.

23 Febbraio 2023
Reading Time: 3 minutes

Per chi cerca di sfuggire al freddo invernale o all’umidità che sta caratterizzando (almeno nel Nord Est d’Italia) queste ultime settimane di febbraio, suggerisco una meta perfetta per questo periodo: il Marocco!

La mia prima e finora unica volta è stata proprio a fine febbraio 2020, ad un passo da quello che una settimana dopo il mio rientro si sarebbe rivelato un vero e proprio lockdown mondiale!

L’itinerario di 5 giorni in Marocco prevedeva l’arrivo a Fez e il rientro da Marrakech.

Abbiamo attraversato i monti del Medio Atlante, lasciandoci alle spalle distese di palmeti.
Scoperto il piccolo di paese di Ifrane, chiamato la “Svizzera del Marocco” per l’ordine e la pulizia, attraversato il deserto in sella ad un dromedario per raggiungere un campo tendato che ci avrebbe ospitato per la notte. Il deserto di Egr Chebbi ci ha regalato un tramonto e un’alba meravigliose e ci ha avvolto e cullato durante la notte sotto un cielo stellato che difficilmente dimenticherò.

Il giorno dopo ci attendeva Hollywood! No, non sono impazzita! A Ourzazate, infatti, ci sono gli Atlas Studios, gli studi cinematografici utilizzati per girare film del calibro di Lawrence d’Arabia o il Gladiatore e il Trono di Spade. È stato molto emozionante passeggiare negli stessi ambienti frequentati da attori famosissimi e imparare molte curiosità entrando al museo del cinema.

ESPERIENZE INDIMENTICABILI

Quando si visita un Paese, la magia scatta quando si riesce ad uscire dal tracciato turistico e a scavare un po’ oltre la superficie.

Ho avuto questa possibilità, pranzando a casa di una famiglia berbera. Il padrone di casa Alì, sua moglie, sua madre e i due figli ci hanno accolti a braccia aperte e, anche se solo Alì parlava inglese siamo entrati tutti subito in connessione.

MAROCCO: TRA CULTURA E RELAZIONI UMANE

In quell’occasione la donna più anziana ci ha insegnato a preparare il pane marocchino (dall’impasto alla cottura) e ci ha mostrato come preparare quella che loro considerano pizza.

Con il cuore colmo di gioia e gli occhi di gratitudine, dopo aver pranzato insieme, abbiamo salutato la famiglia berbera e abbiamo proseguito verso le gole del Todra, per poi entrare all’interno delle Kasbah, le fortezze marocchine, paragonabili ai nostri castelli medievali e terminato il nostro viaggio alla volta delle bellezze di Marrakech, tra minareti, moschee, souk e i giardini più famosi della città: i giardini Majorelle.

Definirlo un viaggio sarebbe troppo riduttivo, il Marocco è stata un’esperienza davvero arricchente, dal punto di vista culturale, ma soprattutto umano. Se questo breve racconto vi ha incuriosito, anche solo un po’, vi invito ad approfondire QUI.


In attesa della prossima meta, ciao 4 now!

Giulia “I Viaggi di Giugliver”

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