Amo la montagna, ma non la confusione, per questo evito le zone troppo affollate e mi rifugio nel turismo di prossimità.
Ho avuto modo di esplorarle meglio le due mete che vi sto per presentare, durante la pandemia, quando gli spostamenti erano stati nuovamente autorizzati, ma solo entro i confini regionali.
Val Comelico e le Torbiere di Danta
In Veneto, ma anche in altre aree montane d’Italia, esistono le torbiere. Sono zone acquitrinose o composte da specchi d’acqua interrati che favoriscono la sopravvivenza di piante e animali e la biodiversità.
Tra Danta e Auronzo di Cadore, ne esiste una che si estende per duecento ettari! Percorrendola tutta, potrete trascorrere oltre due ore circondati dalla natura più semplice e incontaminata, accompagnati dal cinguettio degli uccellini.
Perdersi è praticamente impossibile: tutto il percorso si snoda su tracciati molto ben segnalati e una lunga passerella di legno, ideata per preservare la vegetazione dai calpestamenti ed evitare che le persone possano finire dentro a pozze d’acqua nascoste.
La “Traversata del Cadore”
A mezz’ora di auto da Danta di Cadore si trova un’altra passeggiata molto underturism che collega due paesini, Rizzios e Grea, rispettivamente a Calalzo e Domegge di Cadore.
Si chiama la “Traversata del Cadore” ed è un itinerario ad anello di un’ora e mezza immerso tra i boschi e le strette vie di queste due località montane.
Rizzios è un paesino molto piccolo, con le tipiche abitazioni in legno e vecchi fienili. Qui è nata la famiglia Frescura, che ha dato origine alla prima fabbrica di occhiali di Calalzo di Cadore.
Grea si trova un po’ più in alto rispetto a Rizzios, costruita sulle macerie di una antichissima frana. Camminare qui è come fare un salto indietro nel tempo, quando anche nei nostri paesi c’erano un piccolo bar, un minimarket a conduzione familiare e una fontana in piazza.
La chiesa di San Leonardo domina l’intera vallata. Prendetevi qualche minuto per sedervi su una panchina per ammirare la suggestiva vista del Lago del Centro Cadore.
Un panorama semplice, ma che riempie il cuore e rigenera lo spirito.
Per approfondimenti e maggiori dettagli sull’articolo di oggi, vi rimando, come di consueto, al blog!
Se anche voi apprezzate questo tipo di gite e vi fa piacere condividerle, lasciateci nei commenti il nome del vostro luogo underturism del cuore, ovunque esso sia.
Ciao 4 now!
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