Qualche tempo prima di Natale Marta si è messa alla ricerca di un regalo speciale per la sua bimba…
Storie di Pigne, come ormai avrete intuito, predilige l’hand made e le realtà che cercano di coniugare creatività, qualità e bellezza in un prodotto artigianale. Curiosando su Instagram si è imbattuta nel profilo Il Nascondiglio e nel giro di pochi giorni il regalo speciale per Emma è stato deciso.
Il Nascondiglio
Il Nascondiglio è un profilo che colpisce per la tenerezza che pervade ogni foto, Martina, l’artigiana fondatrice di questa realtà, è riuscita a dare vita ad una serie di pupazzi di stoffa per grandi e piccini che invitano alle coccole e conquistano.
Conigli, volpi, alci, elefantini e elfi popolano questo pittoresco e delicato profilo, è davvero impossibile non innamorarsi di una delle sue creazioni.
Chi si “nasconde” dietro il Nascondiglio?
Ma chi è Martina e da cosa è nato tutto? Abbiamo fatto quattro chiacchiere con lei, già ci aveva convinte guardando solo i suoi peluche, dopo aver letto la sua storia ci è piaciuta ancora di più… perché non è sempre dorato il mondo che ci circonda, ma con passione, tenacia e perseveranza la ruota gira eccome, soprattutto per chi ha dei talenti come la ragazza di cui vi stiamo per parlare.
Martina vive in un paesino di campagna nel nord della Toscana, è laureata in psicologia e nonostante le sia sempre piaciuto studiare, nel corso del suo cammino le è venuto più naturale dedicarsi ad attività artigianali e creative che ha sempre coltivato, sin da bambina, insieme alla sua mamma.
Martina è anche una mamma bis e una persona in grado di “dare vita” a cartamodelli, imbottiture e tessuti… trasformandoli in deliziosi peluche fatti a mano.
Scopriamo di più sul progetto…
Dove nasce la tua passione nel creare pupazzi?
La mia passione per la creazione dei pupazzi è arrivata per caso. In realtà la mia passione principale erano gli abiti storici: ho fatto parte per anni di un gruppo di rievocazione storica e partecipato a gruppi cosplay di genere fantasy. Ho frequentato per un anno un corso da costumista, che mi ha permesso di acquisire nozioni interessantissime riguardo la storia del costume e ho imparato a cucire e mano abiti medievali con le tecniche di allora.
Quando sono diventata mamma, nel 2016, ho abbandonato questa strada e mi sono dedicata esclusivamente alla mia bambina. Quando lei ha compiuto un anno, però, ho sentito il desiderio e la necessità di ritagliarmi uno spazio per me e per le mie passioni (da qui il nome “Il Nascondiglio”).
Martina
Creare abiti storici, tuttavia, richiedeva grandi spese per l’acquisto di metri e metri di stoffe e poi non avrei saputo come sfruttare quelle creazioni. In quel momento mi è venuta l’idea di provare a creare qualche pupazzo per la mia bimba. Ho comprato un libro di Tilda e ho cominciato a riprodurre i suoi coniglietti.
In questo settore ero del tutto inesperta e ho passato molto tempo a cercare informazioni e a fare tentativi. Ho poi acquistato cartamodelli di diverse doll makers solo per riuscire a capire quali erano i disegni di base che davano poi vita a determinate forme. In questo modo, sono riuscita ad apprendere le tecniche che mi hanno poi portata ad allontanarmi dai modelli altrui per creare qualcosa di mio.
Sei legata particolarmente a qualche tuo animaletto?
Inutile dire che i coniglietti sono i pupazzi a cui sono maggiormente affezionata, perché sono quelli su cui ho studiato e investito di più e che, in un certo senso, mi hanno aiutata a crescere. Sento ormai che il loro tempo è passato, ma sono ancora lontana dal volerli abbandonare.
Artigiana e mamma.
Mamma e artigiana: come riesci a conciliare i due ruoli?
Essere mamma a tempo pieno e artigiana è una vera impresa, soprattutto da quando, ad agosto 2020, è arrivata anche Maya. In più la pandemia, che ci ha costretti in casa per lunghi periodi, mi ha messo a dura prova, perché da una parte volevo creare, ideare nuove cose, realizzare progetti, dall’altra avevo due bambine piccole di cui occuparmi, di cui una totalmente dipendente da me.
Il 2020 e l’inizio di questo 2021 sono stati senza dubbio dei grandi momenti NO per la mia creatività, anche se in realtà solo sul lato pratico, perché la mia mente è sempre in viaggio alla ricerca di nuove idee e ispirazioni. Non è facile per me superare questi momenti, perché per carattere mi abbatto molto facilmente e a volte mi basta un piccolo ostacolo per pensare di mollare tutto. Il fatto di essere ancora qui a cercare di ritagliarmi anche solo qualche minuto per creare, mi fa però capire che, se tengo davvero a qualcosa, faccio di tutto per preservarlo.
Per il futuro mi auguro di continuare su questa strada, ideare uno stile ancora più riconoscibile e avere sempre più tempo per creare.
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P.s.: Cosa poteva regalare Marta team veneto alla figlia se non una tenerissima coniglietta?
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