Avete mai sentito parlare di “macramè”? Si tratta di un merletto “…creato secondo un’antica tecnica marinara con filati intrecciati e annodati tra loro senza l’aiuto di aghi o uncini.”
Nodi e avvolgimenti sono i veri protagonisti del “macramè” i cui motivi nascono proprio dalla loro sapiente disposizione; solo di recente questa tecnica è tornata in auge conquistando un posto di primo ordine nel mondo dei lavori femminili grazie alla varietà dei motivi e alla robustezza delle creazioni realizzate.
Non è una lavorazione facile, occorre pazienza, esercizio e passione caratteristiche che contraddistinguono Daniela, artigiana dei nodi e founder di La Nosella.
Per lei i nodi non sono semplici intrecci, ma hanno un significato davvero intimo che scoprirete se darete un’occhiata all’intervista qui sotto…
L’artigiana dei nodi.
Mi chiamo Daniela e vivo Spilimbergo. Ma dico subito che le mie origini sono Venete, della “piccola Venezia” del Veneto Orientale: Portogruaro, che mi ha cresciuta con modalità tipicamente veneziane. Quindi apertura e giovialità e amore per la chiacchiera.
Rimanendo sempre nell’antica Patria del Friuli, mi sono spos(t)ata a Spilimbergo, dove apprezzo rigore e sincerità delle persone, anche se la mia cadenza della lingua è sempre piuttosto veneziana. Non parlo il friulano, altrimenti faccio troppo ridere. Ma ci provo ugualmente.
Le mie passioni sono la mia famiglia e…il caffè. Quello fatto con cura, con il suo aroma e le sue implicazioni di gusto, sorseggiato da sola o in compagnia, aggiungiamo il cioccolato fatto con il cacao vero ed i racconti e le leggende, di cui il Friuli è ricco.
Tutto questo ascoltando buona musica jazz.
Diplomata ragioniera non ho mai praticato, ho lavorato per molto tempo nel campo delle cerimonie e del mondo del commercio equo e solidale, sbarcando infine al “macramè”.
Sbarcando non detto a caso poiché il macramè è un merletto creato secondo un’antica tecnica marinara, con filati intrecciati e annodati tra loro, senza l’ausilio di aghi o uncini. Questa la definizione da dizionario, ma il macramè è molto di più, è una tecnica elegante, dai risvolti inaspettati
Daniela
La Nosella.
L’origine del progetto: da cosa ha preso vita?
Mi sono innamorata del macramè durante un piccolo corso per creare un planthangher, (porta piante sospeso), ne ho creato secondo da regalare alla mamma e poi l’amica e poi una richiesta, due… e oggi sono qua a proporre le mie creazioni attraverso i social.
Come riesci a trasformare cotone, lana e seta in pezzi unici?
Il macramè è una delle pochissime tecniche irriproducibili industrialmente, quindi a mano creo accessori per la persona (piccola bigiotteria, borse o segnalibri) e accessori per la casa come arazzi, plant-hanger, sottomoka o sottopentola.
Il susseguirsi di nodi sempre uguali, che insieme creano disegni e composizioni sempre diverse, per estetica e funzione, è per me quasi una meditazione zen, un mantra che porta al dialogo interiore.
Daniela
I fiori e le piante che, in alcuni casi lo completano, diventano poi simbolo di allegria e gioia.
Sbirciando tra i tuoi lavori ci siamo chieste dove trovi la pazienza e la dedizione per realizzare intrecci così complicati, ma bellissimi da osservare. Si tratta di lavorazioni complicate che richiedono una formazione specifica?
Potrei risponde “Ni” alla domanda, perché nulla è difficile quando lo sai fare, come dicevo ho iniziato con un minicorso e poi libri, tutorial e ovviamente la parte creativa, che fortunatamente mi porta a sperimentare, a unire nuovi nodi o nuove forme.
Per quanto riguarda il materiale prediligo il cotone naturale perché mi piace pensare che chi sceglie una mia creazione abbia bisogno di circondarsi di quella quiete che solo la bellezza della natura può dare.
Varietà, non solo di intrecci, ma anche di progetti. Sei particolarmente legata ad uno di essi?
Ovviamente la prima creazione, il mio primo planthangher che ho appeso all’ingresso di casa, ogni volta che lo guardo mi comunica la stessa gioia della scoperta del mondo dei nodi
A questo punto non possiamo esimerci dal domandarti cosa prediligi realizzare…anche se forse un’idea ce la siamo già fatta.
Questa è difficile… i planthanger sospendono magicamente le piante, con i sotto tazza ho l’idea di regalare calore, abbracci e poi le collarine e gli orecchini? Mi sa che prediligo tutto (e mi viene da ridere).
Curiosità…
Vorrei condividere il significato che ha il nodo per me. Sono sempre stata molto legata ai miei nonni ed ho trascorso la mia infanzia in modo molto felice accanto a loro.
Ricordo che una nonna in particolare faceva un nodo al fazzoletto (si usavano solo quelli in stoffa anni fa) quando doveva ricordare una cosa il giorno dopo…
…mi piace pensare che i miei nodi servano a ricordare d’essere felici.
Daniela
Il futuro… annodato e intrecciato?
E chi lo sa… il futuro è affascinate anche perché non puoi sapere di preciso come sarà, certo ho progetti, sogni e una piccola community sui social che mi segue e che mi aiuta a volare con la fantasia.
Io comunque per portarmi avanti col lavoro, un paio d’ali in macramè le ho create…
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